Riuscire a mettere insieme dovere e piacere, lavoro e passione, è il sogno di tutti, ma anche quando amiamo il nostro mestiere la strada non è sempre in discesa, occorrono formazione e grande forza di volontà per costruire una carriera professionale.
Perché lavorare nella game economy?
Il campo dei videogiochi è forse quello che si presta meglio al binomio lavoro-passione, sia per le sue caratteristiche professionali, che per il fascino creativo intrinseco al mondo del fantastico e del virtuale.
I videogames infatti sono mondi virtuali molto complessi, sia da un punto di vista tecnico che immaginifico, e non è un caso che il mercato della geme economy, soltanto in Italia, raggiunga il miliardo di euro di fatturato. Un motivo in più per pensare a una carriera nello sviluppo e nella progettazione di videogiochi.
Sviluppo e progettazione dei videogiochi: come funziona
Quando giochiamo a un videogames, non ci fermiamo a pensare al lavoro che c’è dietro il nostro divertimento, ma passando dietro le quinte, nel set di lavoro addetto alla produzione di videogiochi, troveremo una vera e propria industria formata da ingegneri e designer, tecnici e creativi. Un videogioco infatti non è soltanto un software, ma una vera e propria narrazione, una storia raccontata attraverso ambientazioni e personaggi, a loro volta frutto dell’unione tra fantasia e capacità tecnica, un binomio che apre strade nuove e prospere ai professionisti di domani.
Vediamo le figure più importanti nello sviluppo di un videogioco
Partiamo dal game designer, ovvero colui che attraverso la propria creatività scrive la storia, studia le dinamiche del gioco e riesce a dare una forma di senso compiuto a tutta l’operazione.
Accanto al game designer, scopriamo il ruolo dell’artist animator, che modella i personaggi e l’ambientazione, scrive i dialoghi e le scene: in altre parole, colui che trasforma le idee del game designer in realtà virtuale.
Infine troviamo la squadra dei programmatori, di norma ingegneri, coloro che generano materialmente i personaggi e la scenografia, gli oggetti, i suoni e i movimenti.
Fuori dall’officina di lavoro, ma altrettanto importanti, tutte le figure legate al marketing e alla comunicazione.
Quali sono le figure più richieste oggi nell’industria dei videogiochi?
Sbirciando dentro la stanza della game economy, scopriamo che in questo momento la figura del game programmer è sicuramente tra le più richieste nel settore, ovvero programmatori con competenze tecniche di linguaggio di programmazione C++, ma allo stesso tempo di realtà virtuale e realtà aumentata.
Al secondo posto nella classifica delle figure più ricercate nell’industria dei videogiochi, troviamo i level designer, i modellatori 3D e gli animatori, oltre ai game artist specializzati nelle nuove tecnologie di realtà aumentata e virtuale.
Un consiglio per i professionisti di domani
Il suggerimento più prezioso, valido soprattutto per una persona giovane già orientata professionalmente verso questa destinazione, è di conoscere il più possibile il mondo della game economy, frequentando gli eventi dedicati e gli open day, leggendo articoli sul tema sia online che nelle riviste specializzate, parlando con chi già lavora all’interno dell’industria dei videogiochi, al fine di individuare la strada giusta più affine alle proprie capacità.
Ricordiamoci sempre che la passione da sola non basta, occorrono competenza e dedizione, in altre parole una formazione altamente specializzata acquisibile soltanto attraverso anni di studio. Occorre letteralmente mettersi in gioco.